Fiat 500 elettrica: dimezzamento della produzione nel primo trimestre del 2024

L'attuale situazione dello stabilimento Stellantis di Mirafiori, a Torino, continua a essere al centro dell'attenzione e della preoccupazione dell'industria automobilistica italiana. Secondo le ultime analisi della Fim Cisl, un sindacato italiano, la produzione in questo stabilimento è calata in modo allarmante, segnando un in calo di 51% rispetto all'anno precedente. Questo declino avrebbe portato alla produzione di solo 12.000 veicoli nel primo trimestre del 2024Questo rappresenta un drastico calo rispetto alle 25.900 unità prodotte nello stesso periodo nel 2023.

Questo rallentamento è ancora più evidente se si considera che lo stabilimento di Mirafiori è quello che ha registrato la riduzione di produzione più significativa tra tutti i siti italiani di Stellantis, con una decelerazione media della produzione di auto in Italia pari a 9,8 %. La produzione di la Fiat 500 elettrica rappresenta il 90 % dei volumi dell'impiantoCon 11.360 unità, il resto è stato attribuito alla produzione di modelli Maserati, che hanno rappresentato solo 1.320 unità.

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Di fronte a questa situazione precaria, La Fim Cisl sottolinea l'urgenza di diversificare la produzione dell'impianto, introducendo nuovi modelli di veicoli con volumi elevati e non solo modelli di nicchia. Questa strategia è fondamentale se si vuole che Mirafiori sopravviva come stabilimento di produzione automobilistica di primaria importanza. In quest'ottica, il 12 aprile è prevista una giornata di azione, con scioperi e manifestazioni, a Torino.

In occasione di un recente incontro governativo sull'industria automobilistica, la direzione di Stellantis ha ribadito l'importanza strategica dello stabilimento di Mirafiori. Tuttavia, nonostante questo riconoscimento, al momento non è prevista la produzione di nuovi modelli di auto a Torino. Nel corso dell'incontro, Stellantis ha dichiarato che sta "studiando un meccanismo che renda le 500 elettriche più economiche, in modo da poterne produrre di più".

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L'unica speranza rimane l'introduzione di una versione ibrida termica per completare la versione elettrica della 500. Quindi la storia non è finita...

6 Commenti

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  1. Stiamo assistendo alla prova che i modelli completamente elettrici non vendono abbastanza. Eppure la Fiat 500e è molto buona, anche se troppo costosa per una city car.
    Senza modelli ibridi, marchi come Fiat, Abarth, Lancia e Alfa Romeo si avviano al fallimento, con fabbriche incapaci di funzionare. È ora che Stellantis faccia un passo indietro rispetto all'elettricità, e molto rapidamente, se vuole evitare un disastro industriale.

  2. Non capisco la strategia suicida di Stellantis: le auto elettriche si vendono solo se sovvenzionate e l'Italia, ad esempio, non ha introdotto alcun incentivo per le auto elettriche, quindi perché continuare su questa strada? Non funziona con Maserati, Fiat e Lancia, quindi perché continuare e perché emarginare i motori a combustione prima del tempo?
    Strategia deliberata o marketing scadente, non lo so!

  3. Sarà interessante vedere le proporzioni di vendita tra motori a combustione e auto elettriche per la 600 e la Ypsilon. Lo sapremo presto, visto che questi modelli saranno immediatamente in vendita in Italia. Ma in ogni caso, la nuova 500e avrebbe dovuto essere un modello a combustione interna fin dall'inizio; sarebbe stato un grande successo rispetto all'invecchiata 500 del 2017.

    • Sì, beh, la nuova Lancia Ypsilon con il motore PureTech da 100 CV, non vedo chi potrebbe volerla con quel motore?
      Se dovessi scegliere, preferirei comunque il motore elettrico da 156 CV, anche se non so dove ricaricarlo.

  4. Una politica incomprensibile in tutti i settori, e purtroppo non solo oggi. La gamma Alfa Romeo si compone oggi di una grande berlina e di 3 SUV. Che dire della Giulietta, un modello di fascia media invece dell'ennesimo mostro su ruote che ha poco a che fare con l'estetica dell'Alfa? Non credo che riuscirò a comprare la mia settima Alfa...

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