È ufficiale: un decreto permette al governo italiano di rilevare i marchi del Made in Italy

Il governo italiano ha compiuto un altro passo avanti nella tutela del patrimonio industriale con la pubblicazione di uno storico decreto del 17 settembre 2024. Il decreto, firmato dal Ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, ora permette al governo di rilevare marchi emblematici del Made in Italyabbandonati o inutilizzati da più di cinque anni. Questa iniziativa mira a garantire che questi marchi, di particolare importanza per la nazione, non cadano nell'oblio e che vengano utilizzati per rafforzare la produzione nazionale.

Retroscena: voci insistenti su Innocenti e Autobianchi

Per diversi mesi sono circolate voci su una l'eventuale acquisizione da parte di aziende cinesi di marchi storici italiani come Innocenti e Autobianchi, entrambi ora parte del gruppo Stellantis. Questi due marchi, popolari negli anni '60 e '70, sono stati a lungo inattivi. Innocenti ha avuto il suo momento di gloria con la produzione di una versione italiana della Mini, mentre Autobianchi, nota per i suoi modelli urbani come la A112, aveva sedotto gli appassionati di auto compatte.

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Negli ultimi mesi si è diffusa la voce che il governo italiano stesse valutando la possibilità di rilevare questi marchi e venderli a società straniere, tra cui produttori cinesi, a condizione che si impegnino a produrre in Italia. Questa strategia faceva parte di un più ampio sforzo per rilanciare la produzione automobilistica italiana e attrarre investimenti stranieri, preservando al contempo l'integrità dei marchi del Made in Italy.

Il nuovo decreto consente il recupero dei marchi non utilizzati

Il decreto ufficiale sarà pubblicato nel settembre 2024, in applicazione della legge 206/2023, fornisce un quadro di riferimento per l'acquisizione di marchi dismessi o inutilizzati. Lo Stato italiano si riserva ora il diritto di assumere la proprietà di questi marchi se non sono stati utilizzati per almeno cinque anni. Una volta sotto il controllo pubblico, questi marchi possono essere trasferiti, sotto forma di licenza gratuita, ad aziende nazionali o straniere che desiderano investire nel Paese o delocalizzare la loro produzione in Italia.

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Questa misura mira a prevenire la scomparsa di marchi storici che hanno contribuito alla reputazione internazionale del Made in Italy. In particolare, tutela i marchi in uso continuativo da almeno 50 anni e che godono di un elevato livello di riconoscimento sul mercato.

Tensioni tra Stellantis e il governo

Il decreto arriva in un contesto di rapporti tesi tra Stellantis e il governo italiano. Queste tensioni si sono acuite quando Stellantis ha deciso di produrre la nuova Fiat Panda in Serbia, scatenando le ostilità. le autorità italiane, che chiedono la delocalizzazione della produzione in Italia. Il Ministro Adolfo Urso ha più volte espresso la volontà di aumentare la produzione italiana fino a 1 milione di veicoli all'anno e di attrarre produttori stranieri, in particolare cinesi, per rafforzare il settore.

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A Carlos Tavares è stato chiesto di parlare dell'acquisizione dei marchi Innocenti e Autobianchi, CEO di Stellantis, ha evitato la questione. Abbiamo già 15 marchi, è sufficiente", ha dichiarato. Ha sottolineato che il gruppo gestisce già un'ampia gamma di marchi, tra cui Maserati per il segmento di lusso, Alfa Romeo e Lancia per il segmento premium e Fiat per il mercato di massa, oltre a integrare il marchio cinese Leapmotor. "Abbiamo abbastanza da fare", ha aggiunto, lasciando intendere che Stellantis non sarebbe interessata a riattivare questi ex marchi.

Rinascimento in arrivo per Innocenti o Autobianchi?

Il decreto apre quindi la strada a l'acquisizione di marchi come Innocenti e Autobianchi, e il loro futuro sfruttamento da parte di altri operatori sembra ora possibile. Solo il tempo ci dirà se questi marchi rinasceranno in una nuova forma in un Paese che rimane profondamente legato alla sua industria automobilistica. Nel frattempo, questo decreto segna una nuova era nella tutela del Made in Italy e potrebbe cambiare la situazione per altri marchi abbandonati dai grandi gruppi internazionali. La pubblicazione del decreto coincide anche conl gruppo cinese ha visitato diverse fabbriche del torinese.

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10 Commenti

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    • Bravo, l'Italia ha ragione. Detto questo, negli anni '80 e '90 l'Italia avrebbe dovuto rifiutarsi di permettere alla Fiat di acquistare Lancia e Alfa, creando un monopolio nel mercato italiano, che ha permesso alla Fiat di dormire sugli allori e di ritrovarsi in una situazione di quasi fallimento all'inizio del 2000. Ecco dove siamo oggi, a causa dei piani degli Agbelli, che pensavano di poter fare tutto. Dove sono ora gli Agbelli? Per quanto riguarda i commenti accondiscendenti di Tavares, se sapesse fare automobili lo sapremmo, la DS è un flop, un puro falso, e le nuove Lancia e Alfa di Stellantis non sono né belle né costose. Dovrebbe almeno tenere la bocca chiusa.

  1. Il fabbisogno di veicoli dovrebbe essere diviso per 15 se cambiamo il nostro stile di vita in taxi collettivi. Le case automobilistiche devono cambiare i loro piani aziendali per diventare compagnie di taxi.
    Le risorse naturali devono essere preservate, non esiste un pianeta B

    • Oh, dobbiamo prendere un taxi per 500 km?
      Penso che sarà un po' costoso. E nemmeno molto pratico.
      Io viaggio in auto e non ho intenzione di cambiare. Nemmeno per prendere il treno, perché non mi piace la SNCF. Ma perché non prendere un aereo?

  2. Prima di tutto, basta con questi aerei (turistici) e barche (idem) inquinanti ....... questi camion ogni 20 metri! E molte altre cose ..... le nostre auto non inquinano quasi più -.
    Ci faccia dei veri motori (non inquinanti) con il diesel e i cavalli da diporto.

  3. I cinesi possiedono già Volvo, Lotus, MG ... perché non Innocenti e Autobianchi! Ma costruire auto piccole, elettriche e, soprattutto, redditizie in Europa occidentale è praticamente una missione impossibile. È già un grattacapo mostruoso in Europa centrale e orientale!

  4. Bravo, lo spirito innocente e autobianco deve rinascere, soprattutto con i motori a combustione interna. Basta con l'ideologia del riscaldamento escrologico.

  5. Carlos Tavares sa quello che fa, ma il gruppo STELLANTIS non ha prodotti a basso costo come Dacia, quindi questa potrebbe essere un'opportunità con Autobianchi o Innocenti.

    • Non avete capito niente. Non si smette di produrre auto a ghiaccio e si passa all'elettrico e ci si aspetta di avere successo. Guardate la Toyota?

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