
Appena nominato CEO di MaseratiJean-Philippe Imparato sta già delineando la sua visione per la casa automobilistica del Tridente. Per lui, il futuro del marchio di lusso italiano non può basarsi solo sui veicoli elettrici.
A meno di una settimana dall'insediamento alla guida della Maserati, Jean-Philippe Imparato ha rotto il silenzio e ha tracciato una rotta chiara. Dopo una visita esplicita a Modena, dove ha formalizzato il passaggio di consegne a Santo Ficili (ora COO di Maserati, pur mantenendo la sua posizione alla guida di Alfa Romeo), il dirigente francese ha approfittato di una visita a Roma per chiarire le sue intenzioni.
Maserati non sarà venduta
"Non rinuncio a nulla". È in questi termini che Imparato ha cercato di rassicurare, di fronte alle insistenti voci di una vendita o di un riposizionamento del marchio. A suo avviso, Maserati rimane il cuore della divisione lusso di Stellantis e dovrebbe addirittura essere rafforzata insieme ad Alfa Romeo, con la quale sono già previste sinergie.
" Dobbiamo tenere Modena, dobbiamo tenere la Maserati. ", ha insistito il boss francese, ricordando il forte simbolismo della storica sede di Viale Ciro Menotti.
Nessun impianto elettrico a qualsiasi prezzo
Ma la frase che ha già fatto scalpore nel mondo dell'auto è chiara: per Imparato, "l'elettrico non può essere la soluzione a 100 % per Maserati". Si tratta di una chiara inversione di rotta, nonostante la gamma Folgore, 100 % elettrici, fosse inizialmente destinata a incarnare il futuro del marchio.
Maserati intende riaffermare il suo DNA sportivo e artigianale. "Per sviluppare una Maserati al livello che merita, dobbiamo fare auto e motori", dice Imparato, senza chiudere la porta a un approccio multienergetico.
Alfa Romeo e Maserati, un duo da reinventare
Un'altra strada da esplorare: riunire nuovamente Alfa Romeo e Maserati, come è avvenuto all'inizio degli anni 2010. Imparato, che conosce bene il marchio milanese avendolo gestito in passato, vuole "ricreare una dinamica comune" con Santo Ficili. È un modo di unire le forze per mettere insieme le competenze e affrontare il clima economico persistentemente difficile per la fascia alta del mercato italiano.
Per il momento, Jean-Philippe Imparato rimane cauto: "Ho bisogno di un po' di tempo per il nuovo piano", ha confidato, promettendo di tornare rapidamente con una tabella di marcia chiara e "seria".
È una rivoluzione: hanno chiuso il cerchio tornando all'ovvio 2015. Complimenti a loro.
Complimenti alla nostra sì filosa italiana per aver messo al comando quasi tutti gli italiani
Perché francamente i francesi stanno distruggendo la nostra alfa ect 😡😡😡😡
Riprendiamoci i nostri marchi italiani
Quest'uomo ha classe italiana. La camicia stropicciata, il colletto ecc....
Forse ha cambiato una ruota prima di parlare.
Non era Imparato ad essere sicuro che la nuova Giulia/Stelvio sarebbe stata esclusivamente elettrica.
Quando avrebbe offerto la Giulia /Stelvio fase 2 versione 2.0 Gme ibrida che già esiste sulla Maserati Grecale sulla stessa base Giorgio, che incompetenza!!!!
La Grecale per me (alto 1,95), è perfetta. Comoda, veloce, piena di gadget non la cambierei con nessun'altra. L'ho provato ma l'ho trovato troppo costoso... è un missile! Mi tengo la mia e ne sono molto felice. È meraviglioso!