Lo stabilimento Mirafiori di Stellantis resta fermo fino al 6 maggio, con i sindacati arrabbiati con il governo

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Le tensioni sono aumentate ancora una volta nello stabilimento di Mirafiori, a Stellantisdove è stata annunciata un'ulteriore interruzione della produzione, da lunedì 22 aprile a lunedì 6 maggio. La decisione riguarda le linee di produzione dei modelli elettrici Fiat 500 e Maserati, esacerbando le frustrazioni dei lavoratori già colpiti dall'orario ridotto.

Sara Rinaudo, segretaria territoriale della Fismic Confsal, ha espresso un'insoddisfazione generale: "Questa nuova interruzione è una doccia fredda per tutti i dipendenti di Mirafiori. Questo dimostra che la nostra manifestazione del 12 aprile era un vero e proprio grido d'allarme e non un grido infondato. Mirafiori soffre di una costante stagnazione e di un'incertezza che pesa sui dipendenti. Per salvare il sito è necessario mettere in atto immediatamente un nuovo modello produttivo.

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Oltre a queste difficoltà, il Segretario generale della Fismic Confsal, Roberto Di Maulo, critica ritardi nell'attuazione degli incentivi fiscali annunciatiIl ministro Di Maulo attribuisce questo fenomeno alle dichiarazioni maldestre del ministro Urso dello scorso novembre. "Non c'è niente di peggio che annunciare incentivi all'acquisto di auto che poi non si concretizzano, paralizzando così gli acquisti", dice Di Maulo.

Nonostante queste sfide, Stellantis non è rimasta inattiva. L'azienda ha recentemente annunciato un investimento di 100 milioni di euro destinato a migliorare la Fiat 500 elettrica e renderla più competitiva sul mercato. Inoltre, la direzione non ha ancora preso una decisione in merito a il modello termico ibridoIl futuro di questa linea di prodotti è incerto.

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Roberto Di Maulo ha anche criticato il governo Meloni per la sua mancanza di visione in termini di politica industriale, evidenziando le conseguenze delle decisioni burocratiche sulle vendite di auto elettriche e altri veicoli. Ha chiesto azioni concrete per sostenere la produzione nazionale e l'occupazione, in particolare dei giovani nel settore manifatturiero, criticando il blocco del rinnovo dei contratti di espansione avviato dal Ministro Calderone, che ha anche congelato le assunzioni di giovani. " Invece di pensare a ridicole campagne contro i nomi delle nuove Alfa, il ministro Urso dovrebbe pensare a snellire la macchina burocratica che blocca le vendite delle auto elettriche. e molto altro ancora".

8 Commenti

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  1. Farebbero bene a rimpatriare l'Alfa Junior/Milano a Torino, questo risolverebbe molti problemi (anche se dubito fortemente del successo del modello, spero di sbagliarmi). Ma quali sono le conseguenze sul ritardo del lancio e sui costi di produzione, e quindi sui margini?

  2. FCA non avrebbe dovuto aderire al gruppo Stellantis
    Da allora, sono state tutte assurdità
    Grazie a un idiota che guadagna 100.000 euro al giorno

  3. Sappiamo bene come risolvere il problema: offrire una Fiat 500 di nuova generazione come ibrida, perché la domanda di modelli elettrici non è sufficiente. Offrire solo auto elettriche non funziona, non si possono forzare gli acquirenti.

  4. La vecchia dirigenza aveva un progetto industriale che andava benissimo soprattutto per l'Alfa: uno stabilimento nuovissimo a Cassino, vicino a Roma, miliardi investiti in un fantastico telaio chiamato "giorgio" che poteva essere adattato e condiviso con Maserati, motori italiani 100%, uno dei quali proveniva dalla Ferrari (AlfaQV), un ritorno in F1 per l'immagine sportiva. Maserari era riuscita a passare da 5.000 unità a 50.000 all'anno in pochi anni, e tutti i marchi FCA dovevano essere lanciati in Nord America... un piano ambizioso che era sulla buona strada.

  5. I commenti di oggi mi rendono felice e triste allo stesso tempo. Fin dall'inizio ho gridato e urlato che Tavares avrebbe fatto danni in FCA... I risultati: i progetti Alfa Romeo non stanno più in piedi, Junior è denunciato in quasi tutti i commenti. FCA avrebbe pagato il conto per i Puretech e per la soluzione troppo sbrigativa di sostituire le cinghie con le catene. Maserati sta cadendo, Lancia è morta. La 500, prevista per entrambi i motori, sta ristagnando perché non ha seguito il progetto originale...
    Fabbriche in disordine, altre in costruzione (Algeria?? )quando bastava ammodernare quelle esistenti, disoccupazione, conflitti.....
    Questo è il risultato di..... Stellantis, dopo tre anni di lavoro. Solo tre anni!!!😥

  6. Sappiamo come produrre motori a combustione interna poco inquinanti, quindi perché cercare di passare all'elettrico, con tutto ciò che comporta in termini di miniere a cielo aperto (per la produzione di batterie) e di un'enorme quantità di acido da riciclare? Per me, stiamo andando incontro a un disastro ecologico.

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