Stellantis e Leapmotor: una partnership sorprendente tra il gruppo globale e lo sfidante cinese

Il gruppo automobilistico Stellantische riunisce 14 marchi tra cui Peugeot, Citroën, Fiat, Alfa Romeo, Maserati e Jeep, ha annunciato di aver firmato un accordo strategico per investire 1,5 miliardi di euro per acquisire una partecipazione di 20 % nel produttore cinese Leapmotor, specializzata in veicoli elettrici intelligenti.

Questa partnership, che mira a aiutando Leapmotor ad affermarsi in Europa e a livello internazionale, è un po' sorprendente, visto che Stellantis era così resistente all'arrivo massiccio delle auto elettriche cinesi sul mercato europeo. Quali sono le ragioni di questa inversione di rotta?

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Un cambio di direzione radicale per Stellantis

Da diversi anni Carlos Tavares, il capo di Stellantis, ha detto cose piuttosto offensive sui produttori cinesi, che ha accusato di concorrenza sleale e di dumping. Non ha esitato a denunciare i sussidi pubblici di cui hanno beneficiato i produttori cinesi e gli standard ambientali meno severi di quelli imposti in Europa.

Ha inoltre messo in guardia contro il rischio di dipendenza tecnologica dalla Cinain particolare per quanto riguarda le batterie. Nel 2021 ha dichiarato: "Non vogliamo essere vittime passive della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti".

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Tuttavia, era lo stesso Carlos Tavares che ha spiegato la partnership con Leapmotor nei seguenti termini L'offensiva cinese è già iniziata e noi non vogliamo essere una vittima, ma un leader". E ha aggiunto: "La realtà è che l'Europa ne ha un disperato bisogno. Con Leapmotor saremo molto efficienti in termini di costi. Il prodotto è già pronto.

Come si spiega questo cambiamento di tono? Secondo alcuni analisti, si è trattato di una strategia pragmatica e opportunistica da parte di Stellantis, che si è reso conto che avrebbe dovuto non poteva ignorare il potenziale dei produttori cinesi, né privarsi del loro know-how tecnologico..

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Una partnership vincente per Stellantis e Leapmotor

La partnership tra Stellantis e Leapmotor significa la creazione di una joint venture denominata "Leapmotor International", di cui Stellantis detiene il 51 % delle azioni. In questo modo il gruppo europeo controlla le esportazioni, le vendite e persino la produzione dei modelli Leapmotor al di fuori della Cina. Non è escluso che alcuni veicoli del produttore cinese possano essere assemblati negli stabilimenti del Gruppo Stellantis in Europa, per soddisfare la domanda o aggirare le barriere amministrative erette dall'Unione Europea.

Per Stellantis, i vantaggi di questa partnership sono molteplici. Da un lato, essa consente di ampliare la propria gamma di veicoli elettrici sul mercato europeo, dove è ancora in ritardo rispetto ai rivali cinesi nel segmento entry-level, nonostante i recenti lanci della Fiat 600 a 35.000 euro e della Citroën e-C3 a 23.300 euro.

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Inoltre, gli consente di accedere al innovativa tecnologia Leapmotor, che ha sviluppato una piattaforma modulare basata sul concetto di "cell-to-chassis", che integra le batterie nella struttura del veicolo. Questa soluzione riduce il peso, il costo e la complessità delle auto elettriche, come vorrebbe Tesla. Permette di trarre vantaggio da Il know-how software di Leapmotor, che ha progettato un'architettura elettrica fluida e ad alte prestazioni per i suoi veicoli elettrici intelligenti.

Quindi Stellantis non è convinta al 100 % degli sviluppi delle sue piattaforme STLA Small, Medium e Large, o del suo software STLA Brain?

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Inoltre, consente all'azienda di vendere veicoli elettrici con un marchio cinese di sua proprietà, dato che non è riuscita a vendere Jeep, Alfa Romeo o Maserati in Cina (per non parlare delle Peugeot...).

Per Leapmotor, la partnership con Stellantis è anche un'opportunità per aumentare il proprio profilo in Europa e a livello internazionale e per beneficiare della reputazione e della rete di distribuzione del Gruppo.

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Leapmotor, fondata nel 2015, è uno dei numerosi produttori cinesi che sono entrati nel settore dei veicoli elettrici, con l'ambizione di competere con i leader mondiali come Tesla. Ha già commercializzato due modelli in Cina: la city car T03 e il SUV C11. Nel prossimo futuro è previsto il lancio del coupé S01 e del crossover C11.

Una scommessa rischiosa per Stellantis di fronte all'offensiva cinese

La partnership tra Stellantis e Leapmotor non è priva di rischi per il gruppo, che potrebbe trovarsi a fare il gioco del suo concorrente cinese. Infatti, aiutando Leapmotor ad affermarsi in Europa, Stellantis potrebbe finire per fare il gioco del suo concorrente cinese. spianare la strada alla conquista del mercato europeo, a scapito dei propri marchi.

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Inoltre, potrebbe essere superata da Leapmotor in termini di tecnologia, se il produttore cinese continuerà a innovare e a ridurre i costi. Infine, potrebbe allontanare i suoi dipendenti, che potrebbero non vedere di buon occhio questa alleanza con un attore cinese percepito come una minaccia per l'industria automobilistica europea.

11 Commenti

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  1. O VAG vuole produrre auto su piattaforme cinesi, o BMW e Mercedes ci stanno pensando, o sono fuori strada, o il mondo dell'auto sta davvero andando a rotoli!!!!

  2. Più le cose vanno avanti, più l'associazione di FCA con PSA per creare Stellantis sembra un errore per i marchi italiani.
    Non ho mai sentito parlare di Leapmotor, ma non vedo come l'ingresso di un altro produttore cinese nel mercato europeo non possa andare a scapito dei marchi Stellantis. Leapmotor offre macchine economiche per chi ha un budget limitato.

  3. Quelli della Elkann buttano dalla finestra 1,5 miliardi e si accontentano delle loro c....... per mantenere l'educazione! Per coloro che volevano una Giulietta, ecco cosa c'è in offerta, un grosso grasso che nessuno vorrà. Ma tanto mi si dirà che sono un pessimista che non capisce niente, come qualcuno qui qualche tempo fa!

  4. L'idea deve essere quella di offrire un'auto piccola ed economica e di utilizzare il know-how cinese in materia di veicoli elettrici.
    Ma questo è di scarso interesse per le case automobilistiche italiane, a meno che non si tratti di ribattezzare i Leapmotor come auto Fiat. Ci si può aspettare di tutto.

  5. Dubito che l'Europa ne abbia un disperato bisogno, ma i suoi azionisti di maggioranza certamente sì. Da un lato, abbiamo già il 500° modello con una piccola batteria; dall'altro, siamo a meno di un anno dalla presentazione della nuova Panda, che costa 23.000 euro prima del bonus.

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