Stellantis chiude il Maserati Innovation Lab di Modena?

In una serie di notizie inquietanti per i fan di MaseratiStellantis potrebbe annunciare l'imminente chiusura del centro di ricerca e sviluppo Innovation Lab, a Modena, Italia. Il Maserati Innovation Lab, simbolo dell'ingegno e dell'eccellenza tecnologica italiana, cesserà presto le attività, con il trasferimento dei suoi 400 dipendenti negli uffici dello stabilimento Maserati di via Citro Menotti. La notizia arriva dalla Gazzetta di Modena e da Alberto Zanetti, segretario del sindacato Uilm Modena.

Inaugurato nel settembre 2015, Il Maserati Innovation Lab era un centro all'avanguardia dedicato alla ricerca tecnologica, per lo sviluppo e la progettazione dei nuovi modelli Maserati. Dotato di un simulatore dinamico di ultima generazione con tecnologia DiM (Driver-in-Motion), di un simulatore statico e di laboratori specializzati nello sviluppo della user experience, il centro ha svolto un ruolo cruciale nella progettazione e nell'ottimizzazione delle vetture del marchio.

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I processi digitali, che combinano hardware e software, hanno permesso una simulazione realistica e accurata dei veicoli in fase di sviluppo, riducendo i costi e i tempi e mantenendo la qualità Maserati. L'Innovation Lab è stato essenziale per creazione di modelli iconici come l'MC20 e la gamma di motori elettrici Folgore.

La chiusura del Maserati Innovation Lab rientra nell'ambito della un piano di ristrutturazione di Stellantis. L'azienda ha annunciato che i dipendenti lavoreranno ora 50 % da casa e il resto sarà trasferita negli uffici dello stabilimento di Modena in via Ciro Menotti. La mossa arriva in un contesto di licenziamenti tecnici in risposta alle difficoltà economiche di Maserati.

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I sindacati hanno espresso la loro preoccupazione per questa decisione. Alberto Zanetti, segretario della Uilm di Modena e Reggio Emilia, ha confermato che la chiusura del centro solleva dubbi sull'impegno di Stellantis per il futuro della Maserati. La progressiva riduzione del personale, passato da 800 a 400 ingegneri, così come i 173 esoneri volontari già concordati, dimostrano la portata delle sfide che il marchio deve affrontare.

La chiusura dell'Innovation Lab solleva interrogativi sul futuro della Maserati a Modena. Anche se la produzione della MC20 continuerà, insieme alle varianti Cielo, GT2, MCXtrema e presto Folgore, Le vendite complessive di Maserati sono diminuite in modo significativo, che rappresentano solo un quinto di quelle del 2017. Nel primo trimestre del 2024, le vendite in Italia sono diminuite di oltre il 20 % rispetto all'anno precedente.

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La dirigenza Maserati ha ribadito il proprio impegno nella produzione italiana e nell'investimento nell'Atelier, un'area dedicata alla personalizzazione delle vetture, la cui apertura è prevista entro la fine dell'anno. Tuttavia, la domanda della MC20 è diminuita del 75%, il che solleva alcuni interrogativi. Dopo la vendita dello stabilimento di Grugliasco, La chiusura di Innovation Lab è senza dubbio finalizzata a migliorare la redditività del marchio all'interno del Gruppo Stellantis.

3 Commenti

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  1. In seguito, il gruppo FIAT ha lasciato che ciò accadesse, così come la famiglia Agnelli (pur avendo una quota di maggioranza).
    Quello che mi sorprende è che dopo la fusione, normalmente il presidente di STELLANTIS avrebbe dovuto essere imparziale. Invece ho l'impressione che PEUGEOT abbia comprato tutti e che sia TAVARES a decidere.
    Quando se ne andrà?

    • La maggioranza non dà necessariamente il potere. Questo è ciò che molti fanno fatica a capire. Nel caso di questa "fusione", si tratta né più né meno che di una presa di potere da parte di PSA. In questo caso, gli Agnelli incassano la parte del leone dei dividendi grazie alla loro partecipazione di maggioranza, ma non hanno un briciolo di potere decisionale nel gruppo. La prova sta nel fatto che la maggioranza del Consiglio di Amministrazione è francese o composta da ex dipendenti di PSA. Gli Agnelli hanno chiaramente offerto le chiavi di FCA a PSA in modo da poter continuare ad accumulare tranquillamente, sapendo che negli anni a venire, se non si fondessero, FCA naufragherebbe per la crudele mancanza di investimenti e di un piano di prodotti. Mi dispiace per i fan, ma questa è la realtà. FCA ha cercato per anni un partner per salvare il proprio futuro. Prima VAG, poi Geely, poi Renault e infine PSA. In nessun momento un gruppo in ottima forma si sarebbe lasciato assorbire in questo modo.

      E niente più FIAT di nonno Giovanni. L'attuale famiglia Agnelli rappresenta a malapena la metà del gruppo familiare Exor. Anche in questo caso, le decisioni vengono prese nel totale disprezzo dei legami familiari storici. È tutta una questione finanziaria. Elkann è solo un uomo d'affari, per di più amico di un ministro francese. Mi sorprende che il governo italiano senta la puzza di bruciato.

      FCA è finita. Proprio come Opel e Citroën quando questi marchi sono stati assorbiti da Peugeot e la loro ricerca e sviluppo è stata sciolta e riunita a quella di Peugeot. Solo la divisione statunitense di Stellantis rimarrà almeno un po' indipendente in termini di design, dato che Peugeot non aveva esperienza di veicoli in quel paese. Ma per il resto del mondo, per la FIAT, la Lancia, l'Alfa e l'Abarth, sarà pura PSA con un po' di marketing per far credere che i designer italiani abbiano progettato e concepito le auto...

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