Fiat 500e: la produzione raggiungerà il minimo storico nel 2024

La Fiat 500e, modello emblematico della transizione elettrica della casa automobilistica italiana, sta attraversando un periodo difficile, lontano dagli ambiziosi obiettivi fissati al momento del lancio. Inizialmente prevista in 100.000 unità all'anno, la piccola city car elettrica non dovrebbe raggiungere gli obiettivi di produzione. al minimo storico nel 2024. Secondo le previsioni del sindacato italiano FIOM-CGIL, solo 20.000 unità dovrebbero uscire dalle linee di produzione dello stabilimento Stellantis di Mirafiori, Torino.

Un giro sulle montagne russe

Lanciata in pompa magna nel 2020, la Fiat 500e ha riscosso un successo relativamente modesto, con 10.000 vendite nel primo anno. Tuttavia, le cifre sono rapidamente salite, con 44.000 veicoli venduti nel 2021 e un picco di 66.000 nel 2022. Nel 2023, le vendite erano leggermente diminuite a 65.000 unità, ma erano ancora solide.

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Sebbene tutto sembrasse andare nella giusta direzione, le vendite si sono esaurite e il 2024 si preannuncia come un anno nero per la 500. Anche il lancio del modello negli Stati Uniti sembra essere un fallimento commerciale. Il sindacato FIOM-CGIL ha lanciato l'allarme, sottolineando che la produzione dello storico stabilimento di Mirafiori è diminuita dell'83 % nei primi otto mesi dell'anno, rispetto allo stesso periodo del 2023. Finora sono state prodotte solo 18.500 auto, rispetto alle 52.000 dello scorso anno. Se questa tendenza continua, la produzione annuale dovrebbe raggiungere un picco di 20.000 unità.

Le conseguenze di un drastico calo della produzione

Il calo della produzione sta avendo un notevole impatto sui dipendenti dello stabilimento. In risposta ai bassi volumi previsti, una nuova ondata di lavoro a tempo ridotto è imminenteLa situazione non riguarda solo i lavoratori diretti, ma anche l'intero indotto locale. Edi Lazzi, segretario torinese della FIOM-CGIL, descrive la situazione come "devastata", con un crescente senso di disagio tra i dipendenti. Lo stabilimento ha attualmente 3.000 dipendenti in contratto di solidarietà, che durerà fino alla fine dell'anno. Lo stabilimento di Mirafiori avrà subito quasi un anno di disoccupazione.

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Gianni Mannori, funzionario della FISM per Mirafiori, ha rivelato che La produzione Maserati, realizzata anche a MirafioriLa produzione della Fiat 500e sarà interrotta la prossima settimana, operando solo il lunedì, prima di riprendere il 16 settembre. La produzione della Fiat 500e, invece, continuerà solo fino a giovedì, a causa della situazione critica.

Un futuro incerto per Mirafiori

La scarsa domanda per l'attuale 500°, combinata con l'aspettativa della lancio di nuove versioni della Fiat 500 (elettrica e ibrida)Questo potrebbe far precipitare lo stabilimento in una situazione simile entro il 2025. Solo un rilancio della produzione, supportato da questi nuovi modelli più competitivi in termini di prezzo e gamma, sembra essere una soluzione per far uscire lo stabilimento dal suo torpore.

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L'anno 2026 è quindi molto atteso dai dipendenti di Mirafiori, oltre che dai clienti Fiat. Il lancio della nuova Fiat 500 elettrica e della versione ibrida potrebbe finalmente rivitalizzare la produzione e consentire allo stabilimento di Torino di tornare a un ritmo più sostenuto.

5 Commenti

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  1. La Fiat 500e e il suo calo di vendite sono la prova che le vendite di auto elettriche stanno diventando difficili.
    Stiamo entrando nel vivo e sta diventando sempre più difficile convincere gli acquirenti a passare alle auto elettriche.
    Inoltre, la 500e è più costosa della precedente Fiat 500 ibrida.

  2. TUTTI sanno che il problema è il prezzo, ma Scrooge persevera nella stupidità della sua avarizia fino a uccidere un'icona del genere...

    Il cambiamento sta diventando URGENTE.

    • Tavares non può fare nulla per il prezzo. Non si può abbassare il prezzo di un prodotto (in questo caso la 500e) per capriccio. La FIAT deve recuperare i suoi margini. Se il prezzo è anormalmente alto, è perché lo sviluppo e la progettazione devono essere costati un occhio della testa. E poiché non si vende, è molto difficile rendere il prodotto redditizio... Il problema risale a molto tempo fa, all'epoca di FCA. All'epoca avrebbero dovuto produrre diversi cloni della 500e per altri marchi del gruppo per rendere l'investimento ancora più redditizio. Invece, abbiamo una piattaforma monomodello. Nessun altro gruppo al mondo progetta una piattaforma e un motore per un unico modello. Era inevitabile che prima o poi si bloccasse. Soprattutto perché il passaggio ai veicoli elettrici era rischioso fin dall'inizio.

      Si può criticare Tavares per molte cose, io sono il primo a criticarlo per molte cose, ma si deve anche riconoscere che FCA ha sbagliato in molte aree prima della fusione. 🙂

      Per quanto mi riguarda, cercheranno di prolungare il più possibile la sua carriera in modo da perdere il meno possibile in attesa del suo sostituto, che sarà alimentato da un motore a combustione interna (beh...). La STLA City, secondo le ultime indiscrezioni? Questa volta, se non commetteranno di nuovo lo stesso errore, forse potremo aspettare le cugine degli altri marchi Stellantis? UNA C1? 108? Una Adam? Sarebbe bello, perché di questi tempi c'è una carenza di micro-city car...

  3. Deve venire dall'Europa e deve capire che le auto a combustione e quelle elettriche possono coesistere benissimo, ma i nostri leader sono troppo pieni di sé.

  4. Quando si vede lo scandaloso "rapporto" del tf1 che confronta diesel/benzina/elettrico, non ci si può chiedere perché la gente non compri l'elettrico: c'è una campagna diffusa finanziata dalle lobby anti-EV.
    In queste condizioni, è ancora più difficile per il settore raggiungere una situazione economica sana.

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