Scoprite le 9 leggendarie Alfa Romeo (del valore di diversi milioni di euro) che saranno messe all'asta


Domenica 21 aprile entrerà nella storia dell'automobilismo la prestigiosa casa d'aste Osenat che metterà in vendita una collezione senza precedenti: 9 Alfa Romeo pezzi leggendari i cui Il valore cumulativo è di diversi milioni di eurodall'eccezionale collezione di Gérald Bugnon. Ognuna di queste auto racconta la propria storia una pagina di storia dell'Alfa RomeoSi tratta di un marchio iconico che ha lasciato il segno nel mondo dell'automobilismo e delle corse.

Dall'elegante e competitiva Giulietta TI del 1958 alla sportiva Alfa Romeo Racer del 1965 e alla splendida Tipo 33/2 Daytona del 1969, ogni modello incarna eccellenza, innovazione e passione. Un'opportunità da sogno per ricchi collezionisti e appassionati di auto di possedere un pezzo di storia dell'automobile, un'occasione per regalarsi una delle Alfa Romeo che hanno fissato gli standard di bellezza, prestazioni e tecnologia.

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Scoprite queste 9 auto leggendarie, tesori della collezione Gérald Bugnon e lasciatevi trasportare dalla loro affascinante storia prima che partano per nuove avventure.

1. 1958 Alfa Romeo Giulietta TI

L'Alfa Romeo Giulietta TI del 1958 è un modello iconico che ha segnato la storia dell'Alfa Romeo come simbolo di rinnovamento dopo il difficile periodo del dopoguerra.

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Progettata con particolare attenzione al motore, questa berlina a quattro porte coniuga eleganza e prestazioni grazie al suo motore in alluminio di 1300 cm3 e 65 CV, che le consente di raggiungere una velocità di 160 km/h. È stata premiata in numerose competizioni prestigiose, tra cui il Tour de France Automobile e la Mille Miglia.

Consegnata nuova in Francia nel 1958, è passata attraverso diversi proprietari prima di essere acquistata dal signor Bugnon nel 2001 in condizioni tali da richiedere un restauro completo. I lavori di restauro sono stati eseguiti dalle officine Mario Galbiatti per la carrozzeria e dalle officine Calderoni per la meccanica, con un investimento totale di oltre 43.000 euro. Una revisione generale nel 2015 ha aggiunto più di 5.000 euro ai costi di restauro.

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Oggi questa Giulietta è un oggetto da collezione in ottime condizioni, con le caratteristiche originali conservate (matching numbers e matching colors), a più di 20 anni dal suo restauro.

Stimato tra i 25.000 e i 45.000 euro.

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2. Alfa Romeo Giulietta Spider 1954

L'Alfa Romeo Giulietta Spider del 1954 è un modello iconico nato dalla collaborazione tra l'Alfa Romeo e Max Hoffman, il visionario imprenditore responsabile dell'importazione negli Stati Uniti di diversi marchi europei iconici. L'auto fu il risultato diretto dell'iniziativa di Hoffman che, vedendo il potenziale di un roadster basato sulla futura Giulietta Sprint, incoraggiò l'Alfa Romeo a sviluppare quella che sarebbe diventata la Giulietta Spider. Il progetto fu affidato a Rudolf Hruska e il prototipo iniziale fu realizzato in collaborazione con i carrozzieri Pininfarina e Bertone. Alla fine fu scelto il disegno di Pininfarina, dopo diversi viaggi di andata e ritorno tra New York e Torino per gli aggiustamenti.

Il prototipo, numero di telaio AR 1495 00003, fu infine venduto alla Hoffman Motor Cars nel 1955, verniciato "Ivorio" e dotato del motore attuale. Sebbene questo modello specifico differisca dalla successiva versione di serie, ha svolto un ruolo cruciale nello sviluppo e nella promozione della Giulietta Spider, essendo stato utilizzato da Hoffman per un tour di saloni automobilistici americani.

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Dopo un breve periodo presso il primo proprietario privato, la vettura fu acquistata da Bruce Beckwith, che ne comprese l'importanza e la utilizzò di rado. Negli anni successivi fu sottoposta a un parziale restauro prima di essere messa in deposito. Nel 1989, Tom Zat acquistò il veicolo per esporlo al Museo Alfa Heaven, testimoniando così la sua importanza storica e la sua rarità come pietra miliare nella storia dell'Alfa Romeo Giulietta Spider.

Stimato tra i 350.000 e i 450.000 euro.

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3. 1959 Alfa Romeo Giulietta Sprint Speciale

L'Alfa Romeo Giulietta Sprint Speciale del 1959 è un gioiello dell'automobile, frutto della collaborazione tra l'Alfa Romeo e il famoso designer Bertone Franco Scaglione. Ispirata ai progetti d'avanguardia "BAT" e "Disco Volante", la Sprint Speciale fu lanciata come prototipo nel 1957 prima di entrare in produzione nel 1959, successivamente adattata agli standard americani. La prima serie, denominata 750 SS e limitata a circa 100 esemplari, si distingueva per l'assenza di paraurti e per il design del frontale "Muso Basso".

La 48esima vettura prodotta fu consegnata nuova in Portogallo nel 1959 a Manuel Nogueira Pinto, un rinomato pilota che si distinse fin dall'inizio nelle competizioni, conquistando il secondo posto nella gara di Vila do Conde dello stesso anno. La vettura appartenne poi a Frederico José Carlos Themudo, un'altra figura dello sport automobilistico, che scambiò una Ferrari 250 GT con questa Alfa Romeo e un camion di servizio. Purtroppo, dopo un incidente durante le qualifiche della 24 Ore di Le Mans del 1960, l'auto fu sequestrata e tenuta da Themudo fino alla metà degli anni Sessanta.

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Dopo diversi proprietari portoghesi, la Giulietta SS fu acquistata nel 1990 dal dottor Richard Schimmer di Düsseldorf, che iniziò un accurato restauro durato più di dieci anni. Nel 2004, Gerald Bugnon acquistò l'auto incompiuta e completò il restauro, compresa la meccanica e gli interni, per un costo totale di oltre 90.000 franchi svizzeri. Oggi, a quasi vent'anni dalla fine dei lavori, l'auto è in condizioni eccezionali, a testimonianza dell'eccellenza del suo design e del suo restauro.

Questo modello rappresenta l'apice del design Bertone degli anni Cinquanta, incarnando l'innovazione e l'eleganza senza tempo dell'automobilismo italiano.

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Stimato tra i 300.000 e i 350.000 euro

4. 1962 Alfa Romeo Giulietta Sprint Zagato Coda Tonda


L'Alfa Romeo Giulietta Sprint Zagato Coda Tonda del 1962 è un'icona automobilistica, frutto della storica collaborazione tra Alfa Romeo e Zagato. Questo patrimonio, riattivato negli anni Cinquanta, ha portato alla creazione di modelli leggendari, con la Giulietta che costituisce una base eccezionale per l'espressione del talento di Zagato. La Sprint Zagato, introdotta nel 1960, si distingueva per il suo marcato orientamento sportivo, con un peso di soli 785 kg e una potenza di circa 115 CV, raggiungendo la velocità massima di 200 km/h.

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L'auto in questione è stata consegnata nuova a Jean Gonguet, pilota dilettante dell'AC Savoia, che ha vinto la sua classe già nel 1962. L'auto è passata attraverso diversi proprietari, tra cui Bertrand Buisson, Monsieur Fernandez e Bruno Celice, prima di essere venduta all'asta di Art et Automobile da Hervé Poulain. Maurice Sausay, grande pilota e pioniere del VHC, portò la vettura alla vittoria del Tour Auto del 1980 e del Rally del Monte Bianco dello stesso anno. Diversi proprietari hanno seguito le sue orme, ognuno partecipando a eventi diversi e collegando la storia dell'auto alla propria passione per lo sport automobilistico.

Dopo un piccolo incidente durante il Tour Auto sotto la proprietà di Gérald Bugnon, nel 1995 fu intrapreso un restauro completo presso Galbiati a Milano. L'auto, dopo aver recuperato le sue prestazioni, tornò ai rally e nel 1998 Bugnon presentò l'auto restaurata al suo primo proprietario, Jean Gonguet, segnando un emozionante momento di ricongiungimento. La vettura è stata sottoposta a una revisione del motore nel 2005 ed è stata adattata per soddisfare le esigenze moderne, pur mantenendo il suo patrimonio e la capacità di partecipare a eventi prestigiosi.

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Oggi, dopo essere stata riportata alla configurazione originale e dopo vari aggiornamenti e interventi di manutenzione, questa Alfa Romeo Giulietta Sprint Zagato Coda Tonda è in condizioni generali eccellenti, pronta a conquistare un nuovo appassionato con la sua ricca storia, il suo design eccezionale e le sue prestazioni accattivanti.

Stimato tra i 300.000 e i 500.000 euro

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5. Alfa Romeo SZ Coda Tronca 1963

L'Alfa Romeo SZ Coda Tronca è un modello iconico nato da una felice casualità nel 1961, quando il pilota Francesco De Leonibus, in seguito a un incidente, affidò a Michelotti il compito di riprogettare la sua SZ. Il risultato, una carrozzeria più lunga e filante, raggiunse una velocità massima di 222,22 km/h sul circuito di Monza. Ispirato da questa impresa, Zagato si mise a riprogettare la SZ, adottando un approccio più aerodinamico influenzato dalle teorie di Wunibald Kamm, in particolare con un posteriore tronco.

Non avendo accesso a una galleria del vento, Zagato effettuò dei test in autostrada, ottenendo una versione finale più leggera e più veloce, con un peso di 840 kg e una velocità massima di oltre 215 km/h. Questa nuova SZ vinse il Gran Premio di Monza nel 1961, superando addirittura la versione modificata da Michelotti.

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L'esemplare in mostra fu completato da Zagato il 7 dicembre 1962 e consegnato dall'importatore olandese Louwman & Parqui nel gennaio 1963. Unico nel suo genere, fu dotato di freni a disco anteriori appena uscito dalla fabbrica. Appartenuta al collezionista Roy Karsten, è stata esposta e ha partecipato a diversi eventi, tra cui le celebrazioni per l'80° anniversario dell'Alfa Romeo nel 1990. Acquistata in seguito da Gérald Bugnon, la SZ è stata sottoposta a un importante restauro per entrare a far parte del team VHC di Bugnon, pur conservando la carrozzeria originale. Le modifiche alla meccanica e all'assetto hanno migliorato ulteriormente le sue prestazioni.

Questa SZ Coda Tronca non è solo un pezzo fondamentale della storia di Zagato e dell'Alfa Romeo, ma anche un esempio di design leggendario e di eccezionali qualità di guida, che la rendono un modello molto ambito da appassionati e collezionisti.

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Stimato tra 600.000 e 800.000 euro

6. Alfa Romeo Giulia TZ 1964

L'Alfa Romeo Giulia TZ del 1964 segnò una svolta nella storia dell'Alfa Romeo con il suo approccio innovativo al design dell'auto. Sviluppata come successore dei modelli sportivi Giulietta, beneficia di un telaio tubolare specifico, leggero (125 kg) e ben bilanciato, progettato dall'Auto-Delta. Il suo motore in alluminio da 1.570 cc è ottimizzato per le prestazioni, con 112 CV nella versione civile e fino a 170 CV nelle competizioni, alimentato da due carburatori Weber.

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La carrozzeria, disegnata da Ercole Spada e progettata da Zagato, era eccezionalmente aerodinamica. Inizialmente prevista in 100 esemplari, l'Alfa Romeo ne produsse alla fine 112. La storia della vettura esposta inizia nel novembre 1964, quando l'Alfa Romeo GB LTD la vendette alla Ken Rudd Engineers. Immatricolata 3 LBP, la vettura apparve su uno stand a Penge nel gennaio 1965, prima di essere messa in vendita nel marzo 1965 con meno di 100 miglia all'attivo, senza essere mai stata utilizzata nelle competizioni.

Verniciata di blu nel 1969, poi di rosso nel 1970 per facilitarne la vendita, fu acquistata dal Dott. Il 16 maggio 1970, Jon Dooley, un pilota britannico appassionato di Alfa Romeo, la guidò a Silverstone. Tra il 1970 e il 1974, il telaio 750071 partecipò a una ventina di eventi nel Regno Unito. In seguito, passò nelle mani di Steve Forristal, un concessionario texano specializzato in Alfa Romeo, prima di essere restaurata da Albrecht G. Guggisberg nel 1988 e venduta a Gérald Bugnon nel 1993.

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Sotto le cure di Bugnon, la TZ è stata preparata per vari eventi VHC e restaurata nel colore originale da CMG Prototypi nel 2000. Tra il 2001 e il 2005 ha partecipato a una dozzina di rally VHC. Nel 2006, con Romain Dumas al volante, ha vinto la sua classe al Rallye Historique du Var. Nel 2011 si è deciso di riportare la TZ allo stato originale, ad eccezione delle bolle dei fari, secondo i desideri del proprietario.

Questa Alfa Romeo Giulia TZ del 1964, ben conservata e lontana dai rigori delle competizioni dell'epoca, si presenta in condizioni eccellenti, pronta a offrire sensazioni di guida eccezionali.

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Stimato tra gli 800.000 e i 1.200.000 euro

7. Alfa Romeo Giulia Sprint GTA 1965

Introdotta nel 1965, l'Alfa Romeo GTA, la versione da competizione della Giulia Sprint GT, presentava pannelli della carrozzeria in alluminio, finestrini in plexiglas e interni più leggeri, riducendo il peso di 200 kg rispetto alla Sprint GT. Sviluppata dall'Autodelta, il reparto corse dell'Alfa Romeo, ha subito notevoli modifiche meccaniche, tra cui un angolo di valvole ridotto e la doppia accensione, offrendo fino a 150 CV in assetto da gara.

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La vettura esposta ha una storia ricca, che inizia il 30 agosto 1965, quando fu consegnata in Italia. È passata attraverso diversi proprietari, tra cui Hans Ulrich Kohler in Svizzera nel 1988, riverniciata in rosso, poi Helmut Kuen a St Moritz nel 1989, prima di essere restaurata dal Club del Portello. Nel corso degli anni, l'auto è passata di mano in mano in tutta Europa, per poi essere acquistata nel 2006 da Gérald Bugnon e ridipinta di giallo per partecipare a diversi raduni VHC.

Nel 2009, la GTA è stata riconfigurata per l'uso in pista e ha partecipato alla 6 Ore di Spa nel 2010. Nel 2015 è stato effettuato un restauro completo secondo le specifiche FIA, con un nuovo motore da 169 CV. L'auto continua a partecipare ai rally e il suo passaporto tecnico FIA è stato rinnovato nel 2021, convalidando la sua conformità alle competizioni fino al 2030.

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Questa Alfa Romeo GTA Stradale non è solo un pezzo di storia dell'automobilismo, ma anche una macchina da corsa collaudata e pronta ad affrontare i migliori eventi del mondo grazie alla sua preparazione di qualità.

Stimato tra i 180.000 e i 200.000 euro

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8. Alfa Romeo Tipo 33/2 Daytona 1969

L'Alfa Romeo Tipo 33/2 "Daytona" del 1969 è stata il simbolo del ritorno trionfale dell'Alfa Romeo allo sport automobilistico dopo il suo ritiro nel 1951. Iniziato nel 1964 con il progetto 105.33, questo prototipo sportivo era dotato di un motore V8 da due litri, progettato negli anni Cinquanta e sviluppato con l'aiuto di Autodelta. Questo sforzo segnò la rinascita dell'Alfa Romeo nelle competizioni internazionali, con la 33/2 Daytona che vinse la sua classe alla 24 Ore di Daytona del 1968.

L'esemplare in mostra, telaio 75033009, ha una storia notevole che risale alla sua consegna alla concessionaria di Avellino in Italia. Si tratta di una delle tre Alfa Romeo 33/2 acquistate dall'importatore francese SOFAR nel 1969 per promuovere il marchio e partecipare a vari campionati ed eventi stradali. Immatricolata con il numero 8270 VW 75, la vettura ha ottenuto numerosi successi nelle competizioni, in particolare con i piloti Ignazio Giunti, Jean Pierre Jaussaud, Gerard Larousse e Bob Wolleck.

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Alla fine della sua carriera ufficiale, le tre SOFAR 33/2 furono acquistate dal pilota Jean Guichet, mentre il telaio 009 fu mantenuto per la sua eccezionale qualità. Nel 1997 fu acquistata da Gérald Bugnon, che la restaurò completamente e la iscrisse a diversi eventi storici. Nel 2005, è stato preparato un motore Montreal per l'auto, ed è stato fornito anche un autentico motore 33 da 2,5 litri, che promette di mantenere le prestazioni originali.

Dopo una serie di impegni e restauri, la vettura partecipa al suo evento finale nel 2018, al Gran Premio di Montreux. Pronta a tornare alle competizioni dopo una revisione generale, questa Alfa Romeo 33/2 Daytona non è solo un importante pezzo di storia dell'automobilismo, ma anche candidabile alle più prestigiose manifestazioni storiche.

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Stimato tra 2.000.000 e 2.500.000 euro

9. Alfa Romeo Racer 1965

Questo Alfa Romeo Racer, acquistato nel 1971 da Michel Barone, eminente pilota, segna una svolta nelle competizioni nautiche della categoria 1300 cm3. Progettata originariamente da Angelo Molinari, noto per i suoi scafi da competizione con motore fuoribordo, questa barca si è distinta per la sua idoneità alle gare entrobordo, in particolare nella classe R2, grazie al suo motore Alfa Romeo potenziato a 1500 cm3. Questa modifica permise a Michel Barone di farsi conoscere vincendo il campionato mondiale nel 1973. Tuttavia, dopo un decennio di inattività, questa barca, sebbene mantenuta in buone condizioni, ha bisogno di una revisione completa e di un refit prima di poter tornare a gareggiare.

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Stimato tra i 20.000 e i 30.000 euro

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