
Il 3 agosto è morto Ercole Spada, uno dei più grandi designer italiani degli ultimi decenni. La carriera di Ercole Spada è stata immensa e ha attraversato un lungo periodo con Zagato (per il quale ha disegnato, tra l'altro, l'Aston Martin DB4 GT Zagato, la Lancia Fulvia Sport e l'Alfa Romeo Giulia TZ), per poi passare a Ford, BMW (la Serie 5 E34), Fiat (la Tipo) e Alfa Romeo (la 155) attraverso il suo studio di design, I.DE.A Institute, fondato nel 1983.
Ercole Spada ha raggiunto il figlio nel 2006 presso l'azienda Spadaconcept Nel 2007, insieme al figlio, ha fondato la Spada Vetture Sport. Il risultato di questo progetto familiare è una supercar, la Codatronca TS, ammessa al campionato GT1, che ha fatto la sua prima apparizione pubblica al salone Top Marques di Monaco nel 2008.
Batmobile italiana

Come suggerisce il nome, la Codatronca riprende la firma estetica che aveva reso celebri Zagato e Spada, con un posteriore slanciato e tronco. Le influenze si sovrappongono, tra il profilo della 250 Breadvan e il retrofuturismo delle concept Alfa Romeo BAT disegnate da Franco Scaglione. Tuttavia, le curve di quell'epoca lasciano il posto a linee tese che si ispirano alla Lamborghini. La Spada assomiglia alla BAT 11 del 2008 disegnata dallo studio Bertone, l'ultima di una serie di concept BAT anch'essi caratterizzati da spigoli vivi. Il look da "Batmobile degli anni Settanta" è evidente quando si guarda la Codatronca da poppa.

Anche il resto del design è caratterizzato da linee tese e spigoli vivi, che ricordano le supercar create tra la fine degli anni '60 e gli anni '80, quando le forme a cuneo erano di moda. Il frontale ricorda un Piranha pronto a divorare la sua preda. Gli interni sono decisamente sportivi, con inserti in alluminio e Alcantara. Lo spirito GT è rispettato, in quanto la carrozzeria con la parte posteriore tronca offre un bagagliaio da 400 litri, molto pratico per i viaggi su strada.

Cuore di Corvette
Come altre supercar italiane degli anni '60 e '70 (Bizzarrini, De Tomasa), la Spada guarda all'America per il suo propulsore: la SVS Codatronca TS è spinta da un motore Chevrolet LS7 V8 da 7.000 cm³ derivato dalla Corvette Z06, in alluminio a carter secco, che eroga 630 CV a 6.500 giri/min, con una coppia massima di 668 Nm a 4.800 giri/min. Il cambio è a 6 marce e, in sesta marcia limitata elettronicamente a 7.000 giri/min, la vettura raggiunge una velocità massima di 335 km/h, accelerando da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi. Il telaio tubolare in alluminio e i pannelli in fibra di carbonio riducono il peso a meno di 1,4 tonnellate, quindi il rapporto peso-potenza non è uno scherzo!

Il controllo della trazione è regolabile su 3 livelli e la vettura è dotata di un sistema di telemetria a 40 canali in grado di memorizzare fino a 80 ore di dati. La carrozzeria in materiale composito poggia su un telaio in alluminio. Le sospensioni sono regolabili, così come le barre antirollio anteriori e posteriori (separatamente) su quattro livelli di durezza. La vettura monta pneumatici Pirelli P-Zero e grandi dischi Brembo da 380 mm all'anteriore e 355 mm al posteriore.

Un pilota di Monza, prima della Ferrari

Nel 2011 è stata presentata una concept car Spada Codatronca Monza con carrozzeria aperta, che ha segnato il ritorno del modello open-top, sempre più popolare negli ultimi anni. Era basata su un telaio tubolare in alluminio, con 720 CV e un peso di soli 1.080 chili. E così la Ferrari prese il nome di Monza per la sua SP1...
Con un prezzo minimo di 275.000 euro, la Spada Codatronca è una rarità! Non si conosce il numero esatto di esemplari prodotti.