Una bellissima Lancia Beta Montecarlo concept per celebrare i 50 anni del modello

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In un'epoca in cui è fin troppo facile far sfilare sui social network automobili inventate in pochi secondi dall'intelligenza artificiale, il lavoro paziente e creativo dei designer merita più che mai di essere messo in luce. È il caso del progetto Lancia Pu+Ra Montecarlo, nato da un'idea del designer francese Christopher Giroux, attualmente Senior Exterior Designer presso la Ford in Germania.

In occasione del 50° anniversario della Lancia Beta Montecarlo, ha scelto di reinventare questa leggendaria coupé degli anni '70 con un'interpretazione moderna, fedele allo spirito del modello originale ma adattata al nuovo linguaggio stilistico Pu+Ra che Lancia ha poi sviluppato il concetto di HPE.

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Sul suo account LinkedIn, Christopher Giroux spiega di aver provato un grande piacere nel "mantenere l'atmosfera originale degli anni '70, ma in modo più radicale". I suoi schizzi, che combinano tecniche tradizionali con moderni strumenti digitali come Photoshop e Blender, danno vita a una coupé che sembra essere emersa dal passato e proiettata nel futuro.

Le proporzioni e i dettagli iconici del modello disegnato da Paolo Martin alla Pininfarina nel 1975 sono ancora presenti: il frontale scuro e teso e la silhouette compatta e sportiva. Ma tutto questo è stato rinnovato in chiave contemporanea, con fari a LED a forma di T, elementi circolari sul cofano e sul tetto ispirati alla Pu+Ra HPE e linee dinamiche e scolpite.

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È impossibile parlare della Montecarlo senza ricordare il suo ruolo nelle competizioni. Il suo telaio ha dato vita alla leggendaria Lancia Rally 037, l'ultima trazione posteriore a vincere un titolo mondiale WRC. Per celebrare questa eredità, Giroux ha creato anche una versione da rally della sua concept, nella leggendaria livrea Alitalia.

Con i suoi cerchi dorati, il body kit allargato, le prese d'aria aggressive e lo spoiler posteriore, questa versione evoca immediatamente il DNA sportivo di Lancia e il suo periodo d'oro nei rally. È una creazione che fa venire voglia di vederla schierata su un palcoscenico speciale tanto quanto in uno showroom.

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Giroux ribadisce che si tratta di un progetto personale e libero, senza legami ufficiali con Lancia o Stellantis. Lungi dall'essere un semplice esperimento grafico, Pu+Ra Montecarlo è convincente nella sua coerenza, come se potesse davvero esistere un giorno.

Per quanto riguarda il propulsore, il progettista non ha detto nulla. Le proporzioni e lo stile fanno pensare a un'unità elettrica, ma alcuni schizzi suggeriscono un ibrido con motore centrale.

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Per il momento, Lancia sta concentrando i suoi sforzi sul lancio della nuova Ypsilon, seguita dalle future Gamma e Delta. Una coupé sportiva non è in programma nell'immediato. Tuttavia, questo tipo di progetto dimostra fino a che punto una vettura "d'immagine" (halo car) potrebbe ripristinare l'aura del marchio italiano.


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7 recensioni su "Un beau concept Lancia Beta Montecarlo pour célébrer les 50 ans du modèle"

  1. Tutti hanno buone idee per Alfa e Lancia, e bisogna dire che c'è molto da fare con i leggendari modelli del passato. Purtroppo, alla Stellantis, queste idee non hanno mai superato la fase di produzione, perché non avevamo i soldi per pagare carrozzerie o arredi speciali. Ne è valsa la pena per creare il 2° gruppo europeo...

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  2. I marchi italiani (Alfa, Fiat, Lancia) in particolare sono specialisti nel riportare alla ribalta modelli leggendari attraverso una mostra, un concept, un anniversario o semplicemente per onorare la Montecarlo, ma la cosa finisce lì. Per quanto riguarda i progetti, c'è il vuoto assoluto: non sono riusciti nemmeno a produrre una nuova Punto! 😂

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  4. Ho una Monte-Carlo e devo ammettere che faccio un po' fatica a vedere la mia Monte-Carlo in questa concept car! Certo, questa è superba... ma l'originale era piccola e questa sembra una cosa molto grande 🤨

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  5. Si tratta solo della visione personale di un progettista esterno a Stellantis, in questo caso di Ford.
    In ogni caso, una bella interpretazione del concetto di Pu+Ra.
    Molto più fantasiosa, fresca e visionaria delle Kimera 037, che si limitano a mettere sotto steroidi la Rallye 037 originale, assecondando il nostro debole per la nostalgia.

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  7. Leggendario?! Mi dispiace, ma chiunque abbia posseduto una Beta sa che si trattava di una macchina di scarsa qualità. Molto lontana dai tempi d'oro della Lancia con l'Aurelia, la Flamina o la Fulvia. Il nome "Beta" era probabilmente una campagna pubblicitaria per il produttore di attrezzi, perché se ne avevi una dovevi sicuramente dedicare molto tempo alla riparazione e alla manutenzione.

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