
Frutto della collaborazione tra Abarth, Pininfarina e Dallara, la Lancia 037 fu sviluppata per rappresentare la Lancia nei nuovi regolamenti rally del Gruppo B nei primi anni Ottanta. Per soddisfare i requisiti di omologazione, fu costruita una versione stradale, la 037 Stradale, in 262 esemplari (200 erano il minimo richiesto) con un motore da 2,0 litri derivato dalla Fiat 131 Abarth e preparato dal marchio dello Scorpione, dotato di un compressore Roots e in grado di sviluppare 205 CV. La 037 Rally a due ruote motrici debuttò nel 1982 e aiutò la Lancia a vincere il titolo Costruttori nel 1983.
La conoscenza degli antichi
Quasi 40 anni dopo, Kimera Automobili ha riportato in vita questa iconica Lancia con la EVO37. Per ottenere questo risultato, l'artigiano ha riunito alcuni dei migliori ingegneri italiani, tra cui Claudio Lombardi (ex ingegnere della Scuderia Lancia e progettista dell'ultimo V12 di Formula 1 della Ferrari) e Sergio Limone, che ha lavorato sulla Fiat 131 Abarth, sulla Lancia Rally 037, sulla Delta S4 e persino sull'Alfa Romeo 155 DTM! Nessun altro era più qualificato per immaginare questa 037 moderna. E non dimentichiamo il coinvolgimento di Miki Biasion, campione del mondo di rally nel 1988 e 1989, nella Delta Intégrale! Un superbo esemplare, il 16° dei 37 costruiti, era presente al Salone del Mobile. Delta Days organizzati dalla Scuderia Lancia Intégrale.
"Evoluzione autentica

Rimane fedele alla vettura originale della Casa torinese, con forme e linee che rispettano la sua antenata, Kimera la definì "un'autentica evoluzione", con un tetto basso e sprofondato nella parte posteriore, una bombatura sul tetto (che sull'originale era spiegata, alta solo 1,24 metri, per consentire di indossare i caschi), spalle muscolose, un ampio cofano con prese d'aria (anche se con uno sbalzo più corto), una griglia del radiatore sdoppiata tipica di Lancia al centro, doppi fari rotondi e persino il disegno "traforato" delle ruote. Il posteriore, invece, era più avanzato, con 4 scarichi, fari rotondi (rispetto a quelli quadrati della Stradale) e un grande spoiler inclinato in linea con la carrozzeria, presente sulla Rally 037 Gruppo B ma non sulla Stradale.

Le principali modifiche al design esterno sono l'introduzione di fari a LED e di specchietti aerodinamici in carbonio, che sostituiscono quelli "economici" della Stradale del 1982. La carrozzeria della Kimera EVO37 è leggermente più lunga di quella della vettura originale e, naturalmente, è più spaziosa. in fibra di carbonio, al posto del kevlar e della fibra di vetro utilizzati sulla 037 Stradale. Vengono utilizzati anche kevlar, titanio, acciaio e alluminio. Nel complesso, la EVO37 pesa solo 1,1 tonnellate.

Il blocco della Rally 037 e il compressore della Delta S4
Un dettaglio importante è che Kimera Automobili ha mantenuto la stessa base di motori del modello storico, e cioè il famoso blocco a due camme sviluppato da Aurelio Lampredi e montato longitudinalmente dietro i sedili posteriori. Per la sovralimentazione, Lampredi aveva scelto un compressore a lobi denominato "Volumex", sviluppato da Abarth, per la Rally 037, preferito alla soluzione turbo per ottenere una maggiore reattività ai bassi regimi, nonostante la minore potenza assoluta.

Il motore da 2,1 litri è prodotto da Italtecnica, (azienda che è stata tra le prime a sviluppare una 550 Maranello GT1 ed è responsabile del mostruoso motore V12 della Giamaro Katla) e riprogettato da cima a fondo sotto la direzione di Claudio Lombardi. La sua caratteristica distintiva è quella di combinare il compressore "Volumex" con un turbocompressore per ottenere molta coppia in un intervallo di giri più ampio e per ridurre il tempo di risposta del turbo, con un sistema di sovralimentazione che si sostituisce all'altro. Il Kimera si basa sulla soluzione utilizzata sul motore della mostruosa Delta S4, che ha preso il posto della 037. Grazie al turbocompressore e al "Volumex", il gruppo motopropulsore è ora in grado di sviluppare 500 CV e 550 nm di coppia massima.

Claudio Lombardi ha fornito dettagli sul motore: "Dal punto di vista tecnico, il motore è un 4 cilindri in linea sovralimentato da un compressore e da un turbocompressore. Il vantaggio di questa combinazione è che possiamo utilizzare un turbocompressore appropriato per sviluppare una potenza molto elevata agli alti regimi, senza rinunciare alla coppia e alle prestazioni ai bassi regimi grazie alla cilindrata positiva. Chiunque guidi l'EVO37 avrà a disposizione potenza a tutti i regimi del motore.

Atmosfera del gruppo B
Gli interni sono rifiniti secondo gli standard odierni, con un abitacolo che ricorda gli anni '80, caratterizzata da un enorme cruscotto/console centrale, che combina rivestimenti in alcantara e pannelli in carbonio. La strumentazione e il layout generale seguono esattamente lo stesso design, con contatori circolari, bocchette di ventilazione, una serie di pulsanti (compresi quelli a pressione) e un interruttore automatico, oltre a piccoli quadranti circolari (pressione turbo e Volumex, temperature, ecc.) con lo stesso carattere rosso.


Si tratta di un'auto sportiva da veri puristi, che rifiuta di cedere alla moda degli schermi. La modernità è evidente, naturalmente, con il volante rimovibile, il selettore delle modalità di guida e delle mappe e la magnifica leva del cambio con ingranaggi a vista, come sempre più spesso accade su alcune supercar esclusive.

Il costruttore ha annunciato che costruirà solo 37 esemplari della Kimera EVO37, ciascuno con un prezzo di partenza di 480.000 euro. Nel frattempo, potete guardarla nel video dei Delta Days qui sotto.