
Cinque anni dopo essere stato devastato dalle fiamme per le strade di Monaco, un Ferrari La F40 sta per rinascere. Un restauro tanto impressionante quanto costoso e degno del mito.
Nel giugno 2020, la scena ha sconvolto gli appassionati di auto di tutto il mondo. Una Ferrari F40, icona assoluta del Cavallino Rampante, ha preso fuoco a Monaco sotto gli occhi increduli dei passanti. Le immagini della supercar carbonizzata, immobilizzata sull'asfalto monegasco, sono state diffuse in tutto il mondo e hanno fatto credere che questo gioiello dell'ingegneria italiana fosse irrimediabilmente perduto. Eppure... il miracolo sta per compiersi.
Un restauro quasi impossibile
Nei giorni successivi all'incendio, sono emerse voci di un restauro. I danni erano colossali: l'intera parte posteriore dell'auto era stata distrutta, il motore ridotto in cenere, il telaio indebolito, l'abitacolo carbonizzato... Uno spettacolo apocalittico. Ma era una Ferrari F40. Questo modello è stato prodotto in soli 1.315 esemplari in tutto il mondo, e oggi viene venduto a oltre 2 milioni di euro sul mercato dei collezionisti. Era quindi impensabile rottamarla.


La carcassa è stata conservata presso la concessionaria Ferrari di Monaco e poi affidata a RM Autosport. L'obiettivo era quello di eseguire una ricostruzione completa, dal motore a ogni minimo dettaglio degli interni. E secondo le ultime informazioni fornite da PRODIVERCZ, la missione sta finalmente per concludersi.

Il ritorno di un mito automobilistico
Cinque anni dopo l'incidente, questa F40 è pronta a tornare in strada. Una resurrezione completa: nuovo motore e cambio, telaio ricostruito, riprogettazione totale dell'abitacolo... Quasi tutto è stato rifatto. Il prezzo di vendita si preannuncia vertiginoso: alcuni parlano di un costo di restauro di diverse centinaia di migliaia di euro. Ma per il suo proprietario, un amante del marchio, far rivivere questa leggenda non ha prezzo.
L'auto dovrebbe tornare su strada entro la fine del 2025. Una vittoria per il patrimonio automobilistico. Mentre molte auto sarebbero finite sul lastrico in queste condizioni, questa F40 dimostra che un mito non muore mai veramente.