Ferrari F1: nessun cambiamento a Imola, ma la Scuderia cercherà di copiare il punto di forza della McLaren...

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Mentre il Gran Premio di F1 dell'Emilia-Romagna si sta avvicinando, il Scuderia Ferrari si sta preparando per un fine settimana cruciale in casa... senza che si intravedano reali progressi nella sua SF-25. Una conclusione frustrante per i tifosi, soprattutto perché la scuderia italiana sembra ancora incapace di sbloccare il potenziale della sua monoposto, nonostante le promesse al simulatore. Dietro le quinte, tuttavia, un test discreto potrebbe segnare una svolta tecnica: la Ferrari sperimenterà un nuovo sistema di frenata posteriore, ispirato direttamente alla formidabile efficienza della McLaren in questo settore.

Nessun grande cambiamento a Imola, la SF-25B aspetterà

A differenza del 2024, quando la SF-24 ha beneficiato di un pacchetto importante a Imola, Quest'anno non sono previste modifiche sostanziali per l'SF-25. Il progetto iniziale è stato mantenuto: una vera e propria revisione tecnica, incentrata su una nuova sospensione posteriore, non arriverà prima di Silverstonemetà stagione. Nel frattempo, alcune piccole misure correttive, come il nuovo fondo piatto previsto per Barcellona, cercheranno di limitare i danni. In breve, la Ferrari continua a rimanere indietro rispetto ai suoi rivali in termini di prestazioni.

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La situazione è ancora più frustrante perché le simulazioni aerodinamiche mostrano risultati promettenti. Ma il fondo piatto non è stato sfruttato al massimo del suo potenziale, a causa di un asse posteriore meccanicamente carente. Lewis Hamilton non ha usato mezzi termini durante il debriefing post-Miami. La vettura è stata giudicata instabile, imprevedibile e incapace di mantenere le proprie prestazioni nel tempo. Una SF-25 in contrasto con le ambizioni dichiarate.

La Ferrari vuole capire il segreto della McLaren

Ma se Imola non segna ancora la tanto attesa rivoluzione, potrebbe comunque essere teatro di una svolta strategica. Secondo AutoRacer.it, La Ferrari testerà un impianto frenante posteriore sperimentale con condotti interni ridisegnati. Ufficialmente, queste modifiche servono per il raffreddamento. Ufficiosamente, sono volte soprattutto a riprodurre ciò che la McLaren sa fare meglio di chiunque altro: la gestione termica degli pneumatici posteriori.

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Il diagramma qui sopra (disegno: Rosario Giuliana) svela il segreto dell'MCL39. Grazie a un'ingegnosa disposizione dei flussi d'aria nelle prese d'aria dei freni, McLaren riesce a regolare con estrema precisione la temperatura non solo dei freni (dischi, pinze) ma anche del cerchio stesso. Questo limita il surriscaldamento degli pneumatici, un fattore cruciale per mantenere le prestazioni e la costanza in gara. È questo l'approccio che la Ferrari sta cercando di emulare a Imola, con un test mirato dell'impianto frenante posteriore.

Un primo passo per rilanciare lo slancio

Questo test una tantum sarà seguito da vicino da Loïc Serra, Direttore Tecnico della Ferrari, che farà il suo ritorno nel paddock questo fine settimana. Può sembrare uno sviluppo minore, ma il suo impatto potenziale è notevole. Riuscire a stabilizzare la temperatura degli pneumatici posteriori potrebbe migliorare le prestazioni complessive della vettura, in particolare nelle fasi critiche come le ripartenze e la fine degli stint. È anche un'opportunità per il team di convalidare una soluzione in condizioni reali, prima di decidere un'integrazione più ampia.

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