
Si è trattato del prestigioso evento FuoriConcorso 2025, tenutosi il 24 e 25 maggio sulle rive del Lago di Como insieme al Concorso d'Eleganza di Villa d'Este, che Santo Ficili, amministratore delegato di Alfa Romeo, ha sollevato un angolo di velo sul futuro delle versioni Quadrifoglio. E se le sue affermazioni sono confermate, gli appassionati di prestazioni avranno delle sorprese dal punto di vista elettrico... e termico.
Tra i gioielli esposti c'era l'esclusivissima Alfa Romeo 33 Stradale, insieme ad altri modelli iconici del marchio. Ma è stata soprattutto l'intervista di Ficili alla stampa, in particolare a Motor1, a catturare l'attenzione. Quando gli è stato chiesto del futuro del Quadrifoglio, ha detto chiaramente:
"Vi sorprenderemo con motori sia elettrici che a combustione.
Si tratta di una risposta significativa, dato che l'Alfa Romeo aveva inizialmente annunciato una 100 % elettrica per il 2027. Il responsabile dell'Alfa Romeo ha dichiarato ai media "alvolanti" che il marchio stava lavorando per ridefinire il calendario del motore a combustione interna:
"Come sapete, eravamo andati nella direzione di avere solo auto elettriche, invece dobbiamo sviluppare anche motori a combustione interna, per i quali stiamo definendo un calendario".
Sulla questione del ritorno all'energia termica entro il 2026, Ficili è rimasto evasivo:
"Vi faremo sapere presto".
Verso una doppia offerta Quadrifoglio?
Questo significa che Alfa Romeo sta preparando una doppia versione Quadrifoglio per i suoi modelli futuri: una versione ibrida con motore a combustione interna (forse per la Giulia e lo Stelvio di nuova generazione), e una versione elettrica 100 % (come quella attesa per la 33 Stradale)? Oppure che "a combustione ed elettrico" indichi semplicemente una versione ibrida plug-in.
Il mistero rimane, ma una cosa è certa: il motore a combustione interna è ancora in programma. Santo Ficili non ha confermato quale sarà il blocco motore utilizzato, ma due candidati sembrano spiccare:
- il GME 3.0L 6 cilindrigià utilizzato negli Stati Uniti sui modelli Dodge, Ram e Jeep;
- il Nettuno 3.0L V6 da Maserati, in particolare montato sulla MC20 (e derivato dal V6 da 2,9 litri dell'Alfa Romeo).
In tutti i casi, l'ibridazione è prevedibile. E proprio in tempo: abbiamo rivelato che Stellantis collabora con ZF per integrare una trasmissione ibrida sulla piattaforma STLA Large, che servirà da base per i futuri modelli top di gamma di Alfa Romeo, Dodge e Jeep.
Tecnologia ZF a supporto
ZF ha sviluppato il cambio automatico 8HP Gen 4, la cui produzione è iniziata in Germania e sarà presto realizzata negli Stati Uniti. Questa trasmissione incorpora un potente motore elettrico nell'alloggiamento del cambio, offrendo fino a 160 kW (218 CV) e 450 Nm di coppia, prestazioni degne di un veicolo elettrico. Ancora meglio:
"A seconda del produttore e della batteria utilizzata, è possibile un'autonomia di oltre 120 km".
In altre parole, con questa tecnologia l'Alfa Romeo potrebbe offrire un ibrido plug-in Quadrifoglio ad alte prestazioni, pur mantenendo il suono, il carattere e le sensazioni di un motore a combustione. Il meglio dei due mondi?

Il V6 Nettuno è già disponibile e prodotto in Italia, mentre il 6 cilindri in linea GME è negli Stati Uniti, quindi preferirei vedere il motore italiano in una versione ibrida che potrebbe essere utilizzata per le future Maserati, il che mi sembra logico.
Sì, sembra logico, quindi probabilmente Stellantis ha scelto di fare il contrario.
La gamma Alfa Romeo completamente elettrica è terminata, perché la domanda di auto elettriche è troppo bassa e non cresce. Questa è una buona notizia per le future Giulia e Stelvio.
Quando vedremo una Junior ibrida con veri motori da 200 CV o più che non siano PureTech?
Scommetto che questi incompetenti opteranno per i motori americani!
La piattaforma di grandi dimensioni utilizzata per la Charger e la Wagoneer S è un pasticcio ingegneristico negli Stati Uniti, così come il motore Hurricane da 3 litri, incredibilmente inaffidabile a causa di componenti economici e software difettosi. Credo che tutto questo stia ritardando anche lo Stelvio.
Direi piuttosto di far morire l'Alfa Romeo come marchio, visto che loro, Stellantis, non fanno altro che imbastardire il marchio, l'unico elemento unico della cosiddetta Alfa Romeo moderna è il badge!!!!